Sto valutando dove ricoverare mia madre affetta da Alzheimer. Ho visitato la Residenza di Bergamo. Esperienza traumatizzante. Non sto a sindacare sul tipo di assistenza che danno al di fuori di questo stanzone. Mi riferisco al reparto dedicato ai malati di Alzheimer: la zona comune pare un girone dell'inferno dantesco, ed è il luogo in cui gli ospiti passano la maggior parte del loro tempo: una ventina di persone, la maggior parte su sedie a rotelle e quasi completamente (chiedo scusa) decerebrati, che, poveretti, sbavano, si spogliavano, sbattono, sparsi qua e lá, insieme a pochi altri che ancora possedevano requisiti di normalità, infatti svolgevano alcune attività con il personale presente. Due sole presenze di personale dedicato, nel reparto. Ho chiesto se tenessero conto, almeno per quanto riguarda la sistemazione nelle camere, del grado di gravità degli ospiti: mi è stato risposto che al momento, in poche parole, bisognava prendere quel che c'era. Ora, mia madre è ancora "presente", con grossi problemi di memoria, ma attiva, viva, ricettiva: come si può pensare, in una struttura che costa quel che costa, che non vi sia una divisione almeno tra i piu e i meno gravi? Non per ghettizzare i piu gravi, ma per offrire a chi sta meglio un ambiente più idoneo. Ne sono uscita sconvolta.

Mio nonno è stato ricoverato al San Sisto per due settimane giuste: SIAMO SCAPPATI A GAMBE LEVATE!!
-personale totalmente inadeguato e menefreghista: mai fatto un gesto con gentilezza nei confronti dei pazienti, una mandria che gestisce l'anziano senza averne la minima attenzione. Il primo giorno, casualmente, le infermiere si stavano dimenticando di dare la terapia (che è una terapia salvavita!!!!) a mio nonno!
-cucina sempre sporca.
-metodi di contenimento esagerati!!!
-personale menefreghesta anche nei confronti dei parenti: senza enorme insistenza, nessuno ti prende minimamente in considerazione.
- caro in modo estremo : si paga tantissimo e, nonostante questo, il personale non basterebbe nemmeno per la metà dei pazienti.
Per concludere, dopo una settimana, mio nonno, dalla grande agitazione, è caduto dalla sedia su cui era seduto (tagliandosi la testa), cosa che non aveva mai fatto nemmeno a casa da solo: la risposta? Nessuna, totale indifferenza. Hanno chiamo il 118 e lo abbiamo raggiunto al Pronto Soccorso di Bergamo. Dopo ciò, più nessuno ha avuto nulla da dire, nemmeno delle scuse o delle chiarificazioni. La sicurezza di portare un paziente in una struttura in cui, in teoria, vien seguito ed accudito, a questo punto, dove è?
SCONSIGLIO QUESTA STRUTTURA AL 100%.

Molta allegria, tanto affetto....

Ho portato alla San Sisto il mio papà dopo mesi di Ospedale in cui i medici del papa giovanni mi avevano detto che non avrebbe potuto avere miglioramenti e che mi sarei dovuta rassegnare alla situazione.
Sono molto contenta di aver portato mio padre in questa struttura dove tutto lo staff si è dimostrato all'altezza delle mie forse pretenziose aspettative ; mio padre ha subito ripreso a mangiare e anche se devo ammettere che non si mangia come a casa ha ritrovato l'appetito e il cibo era buono e di ottima qualità. pulizia , cura e attenzione ai dettagli hanno reso anche a noi figli gradevole il periodo trascorso e le visite quotidiane fatte al papà. Dopo quasi due anni in questa struttura ho finalmente portato a casa mio padre che ha recuperato molto grazie alla fisioterapia e alle cure ricevute e che continua a ricevere perché al rientro a casa continuano a seguirlo con i servizi domiciliari di rsa aperta. questa esperienza è servita tanto anche a me e mia madre in quanto abbiamo frequentato gli incontri gratuiti per i familiari di presa di consapevolezza e coscienza della patologia.
Elvira M.

Avevo avuto diverse cattive esperienze prima di ricoverare mia mamma alla struttura San Sisto Anni azzurri di Bergamo, ed ero davvero molto demotivato. Invece l'equipe sanitaria e l'accoglienza sono stati in grado di farmi cambiare idea e di credere in questo tipo di soluzione. Mia mamma è tuttavia mancata pochi giorni fa ma sono sicuro di averle assicurato il meglio. Ringrazio tutta l'equipe per la professionalità e la sensibilità dimostrata in svariatissime occasioni.
Non sono affatto d'accordo con le recensioni precedenti, piuttosto credo che bisogna accettare il dolore e il percorso e magare farsi aiutare. Io l'ho fatto e il direttore, l'assistente sociale e la psicologa mi hanno aiutato a comprendere e superare.
Grazie di cuore e spero di potervi presto venire a ringraziare ancora di persona.
Filippo Cereda figlio di A. V.

Prezzo esagerato per il servizio offerto, uno si aspetta molto di più..igiene relativa, è vero che le persone anziane sono molto esigenti ma lo è anche la rata richiesta quindi le due cose dovrebbero venirsi incontro, invece si paga tanto e le mie zie non fanno di che lamentarsi di questo e quello..troppo per quanto pagato, ne consegue che uno cerca subito un altro posto..esempi? chiede una banana fuori orario le arriva 'congelata'..il vicino di letto fa la cacca e butta la cartaigienica nel cestino, nel bagno non si può entrare per ore e via DISCO ORRENDO..

Non sono d'accordo con le recensioni negative e a questi tipi di parenti rispondo che basterebbe tante volte che essi stessi collaborassero con il personale semplicemente non facendogli perdere tempo con richieste sciocche e senza senso facendo esercitare a ognuno la propria professione.

Ho ricoverato qui mia madre, perché purtroppo nell'urgenza era l'unico posto libero che ho trovato... e poi ho capito perché!
La mancanza di personale porta ad un'assistenza pessima.
Siamo scappate alla svelta!

La retta giornaliera è troppo cara rispetto al servizio offerto; poca pulizia; le inservienti quando distribuiscono il cibo vengono chiamate anche per pulire un ospite; quando un ospite chiama passa troppo tempo prima che venga esaudita la richiesta; chi usufruisce del lavaggio della biancheria non ha la certezza che le vengano riportati gli indumenti anche se contrassegnati.

Prezzo mensile del ricovero è eccessivo per i servizi offerti. Qualità del lavoro poco professionale e pulizie scadenti per una struttura di questa tipologia. Poco personale per i reparti alzaimer: mi chiedo se siano adatti per queste patologie perché ho avuto un impressione pessima su come gestiscono i pazienti in questo reparto. Cucina sporchissima.

Poco professionali infermieri e molto molto caro.
Non si può mettere un bar assieme al bancone reception dove ci sono dei documenti. Cibo e lavoro dovrebbero essere differenziati.