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Caf Acli Settimo Milanese
Via Privata, Via Antonio Bianchi, 26, 20019 Settimo Milanese MI, Italyhttp://www.cafaclimilano.it/centro-operativo-di-settimo-milanese
Non ci sono commenti per Caf Acli Settimo Milanese. Ecco le recensioni di altre aziende
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MARIO MONNATI: In questa aziende si producono lame di ogni tipo con qualità straordinarie..
Persone fantastiche che dedicano passione in ciò che fanno realizzando vere e proprie opere d'arte!
Sono onorato di possedere sia coltelli che rasoi di loro produzione.
Siete il top!
2020-04-05 09:06:38
Persone fantastiche che dedicano passione in ciò che fanno realizzando vere e proprie opere d'arte!
Sono onorato di possedere sia coltelli che rasoi di loro produzione.
Siete il top!
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Davide Saliva: Un'isola del gusto ad Isola Sacra.
Si tratta di una struttura ristorativa concepita sostanzialmente come trattoria da borgo marinaro. Non a caso è dislocata a Fiumicino, ma nella frazione marinara di Isola Sacra. I gestori, molto affabili e cordiali, amano definirla (non a torto) trattorante e credo che sia, per certi versi, la definizione più corretta, giacché gli arredi, il servizio, la posateria e gli spazi ricettivi (non superiori a 35/40 persone) sono certamente più affini allo stereotipo della trattoria. La struttura, che non prevede all'interno una zona fumatori, dispone comunque di un patio all'aperto con zona fumatori, che può ospitare ulteriori 30/40 coperti e di una sala eventi adiacente, adibita al noleggio per feste, buffet wcc.
La cucina è certamente improntata alla ristorazione marina. Il pesce, non a vista, data la vicinanza del mare è a Km. 0 e indubbiamente freschissimo al palato. Non troverete sempre la medesima scelta, proprio perché servono in tavola solo ciò che trovano al mercato del pescato. Tuttavia, anche la carne è all'altezza. La provenienza ha un tragitto di soli 7 Km. Infatti proviene dalla vicina Maccarese. Il palato e la freschezza ne beneficiano. Una politica commerciale, dichiaratamente voluta, che predilige la qualità e la freschezza degli ingredienti, tralasciando la fumosità dei servizi accessori, quali il tovagliame di fiandra, la posateria multipla snob e il vasellame di porcellana. Non aspettatevi quindi un servizio in livrea con guanti e papillon. Se cercate questo, provate altrove. Se invece preferite una gastronomia pragmatica, genuina, ma anche ricercata, allora il JEFE è il posto giusto per voi.
Le portate sono tutte e ripeto tutte di altissima qualità, sia all'occhio che al palato.
Le porzioni non sono tarate chimicamente, ma di giusta quantità. Si consumano con piacere.
I prezzi sono nella norma, sia per il pesce che per la carne. Con circa 30/40 euro pro-capite potete assaggiare più o meno tutto l'edibile.
In questa mia prima visita d'approccio abbiamo pranzato in quattro con le seguenti scelte:
2 bottiglie d'acqua minerale naturale da 1 lt.
1 bottiglia di vino della casa da 1 lt. (bianco frizzante)
8 Antipasti così suddivisi:
2 Insalate di mare con salsa di mirto e frutti rossi
2 Polpettine di tonno e ricciola alla favignanese
2 Gamberi in infusione su letto di humus di ceci con yogurt, pomodori e cetrioli
2 Caponatine di verdure alla soya con moscardini stufati al vino rosso
4 Primi piatti così suddivisi:
1 Orecchiette con moscardini, radicchio e pomodorino fresco
1 Raviolo di pescato con scarole, lattuga, olive di gaeta e soya
2 Tonnarelli neri con bottarga e pesce sciabola
1 Secondo piatto abbondante per 4:
Frittura di calamari e gamberi
1 Dolce abbondante per 4:
Pancake al cioccolato con gelato di menta e panna
4 caffè, 1 grappa barrique, 1 amaro del Jefe, 1 malvasia.
Per un totale di 149,50 euro. Praticamente 37,50 euro pro-capite.
Un prezzo abbordabile ed onesto, fedele alla qualità e quantità servita in tavola.
LATI NEGATIVI:
1. L'ingresso al ristorante è piccolo e scomodo. Rappresenta un ostacolo per disabili in carrozzella e per mamme con passeggini, che possono evidentemente accomodarsi solo ai tavoli all'aperto, ma se piove?
2. L'approccio confidenziale dei gestori vi può trarre in inganno. Vi offriranno con insistenza caffè ed ammazza-caffè, ma ve li ritroverete nel conto finale. Pratica poco chiara e da evitare.
3. Tempi d'attesa medio/lunghi fra una portata e l'altra, ma è un dettaglio trascurabile, data la qualità e la confezione del cibo.
2018-04-05 09:06:39
Si tratta di una struttura ristorativa concepita sostanzialmente come trattoria da borgo marinaro. Non a caso è dislocata a Fiumicino, ma nella frazione marinara di Isola Sacra. I gestori, molto affabili e cordiali, amano definirla (non a torto) trattorante e credo che sia, per certi versi, la definizione più corretta, giacché gli arredi, il servizio, la posateria e gli spazi ricettivi (non superiori a 35/40 persone) sono certamente più affini allo stereotipo della trattoria. La struttura, che non prevede all'interno una zona fumatori, dispone comunque di un patio all'aperto con zona fumatori, che può ospitare ulteriori 30/40 coperti e di una sala eventi adiacente, adibita al noleggio per feste, buffet wcc.
La cucina è certamente improntata alla ristorazione marina. Il pesce, non a vista, data la vicinanza del mare è a Km. 0 e indubbiamente freschissimo al palato. Non troverete sempre la medesima scelta, proprio perché servono in tavola solo ciò che trovano al mercato del pescato. Tuttavia, anche la carne è all'altezza. La provenienza ha un tragitto di soli 7 Km. Infatti proviene dalla vicina Maccarese. Il palato e la freschezza ne beneficiano. Una politica commerciale, dichiaratamente voluta, che predilige la qualità e la freschezza degli ingredienti, tralasciando la fumosità dei servizi accessori, quali il tovagliame di fiandra, la posateria multipla snob e il vasellame di porcellana. Non aspettatevi quindi un servizio in livrea con guanti e papillon. Se cercate questo, provate altrove. Se invece preferite una gastronomia pragmatica, genuina, ma anche ricercata, allora il JEFE è il posto giusto per voi.
Le portate sono tutte e ripeto tutte di altissima qualità, sia all'occhio che al palato.
Le porzioni non sono tarate chimicamente, ma di giusta quantità. Si consumano con piacere.
I prezzi sono nella norma, sia per il pesce che per la carne. Con circa 30/40 euro pro-capite potete assaggiare più o meno tutto l'edibile.
In questa mia prima visita d'approccio abbiamo pranzato in quattro con le seguenti scelte:
2 bottiglie d'acqua minerale naturale da 1 lt.
1 bottiglia di vino della casa da 1 lt. (bianco frizzante)
8 Antipasti così suddivisi:
2 Insalate di mare con salsa di mirto e frutti rossi
2 Polpettine di tonno e ricciola alla favignanese
2 Gamberi in infusione su letto di humus di ceci con yogurt, pomodori e cetrioli
2 Caponatine di verdure alla soya con moscardini stufati al vino rosso
4 Primi piatti così suddivisi:
1 Orecchiette con moscardini, radicchio e pomodorino fresco
1 Raviolo di pescato con scarole, lattuga, olive di gaeta e soya
2 Tonnarelli neri con bottarga e pesce sciabola
1 Secondo piatto abbondante per 4:
Frittura di calamari e gamberi
1 Dolce abbondante per 4:
Pancake al cioccolato con gelato di menta e panna
4 caffè, 1 grappa barrique, 1 amaro del Jefe, 1 malvasia.
Per un totale di 149,50 euro. Praticamente 37,50 euro pro-capite.
Un prezzo abbordabile ed onesto, fedele alla qualità e quantità servita in tavola.
LATI NEGATIVI:
1. L'ingresso al ristorante è piccolo e scomodo. Rappresenta un ostacolo per disabili in carrozzella e per mamme con passeggini, che possono evidentemente accomodarsi solo ai tavoli all'aperto, ma se piove?
2. L'approccio confidenziale dei gestori vi può trarre in inganno. Vi offriranno con insistenza caffè ed ammazza-caffè, ma ve li ritroverete nel conto finale. Pratica poco chiara e da evitare.
3. Tempi d'attesa medio/lunghi fra una portata e l'altra, ma è un dettaglio trascurabile, data la qualità e la confezione del cibo.
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