Le leggi sul copyright si applicano alle organizzazioni profit e non profit. Sebbene la legge sul copyright degli Stati Uniti citi specificamente uno scopo educativo senza scopo di lucro come considerazione primaria a sostegno del “fair use” di un’opera protetta da copyright, non è certo “carta bianca”. In generale, l’uso di materiale protetto da copyright da parte di un’organizzazione non profit attribuisce alla sua rivendicazione di fair use un peso maggiore rispetto a un utilizzo simile da parte di una società a scopo di lucro.
Scopo e carattere d’uso
La sezione 107 della legge sul copyright degli Stati Uniti stabilisce la dottrina del fair use affermando che l’uso di un’opera protetta da copyright per commenti, critiche, notizie, insegnamento, ricerca o borsa di studio non è considerata una violazione del copyright. Ma nel determinare se l’uso soddisfa tali criteri, la sezione elenca quattro fattori che devono essere considerati, il primo dei quali è lo scopo e il carattere dell’uso dell’opera protetta da copyright, in particolare se l’uso è di uno scopo educativo commerciale o senza scopo di lucro. Ma ciò non significa semplicemente non trarre profitto dall’uso di un’opera protetta da copyright di per sé qualificarla come fair use.
Impatto sul valore di mercato
La legge sul copyright non solo conferisce all’autore o al detentore del copyright un diritto esclusivo su come un’opera deve essere utilizzata e copiata, ma fornisce la necessaria protezione dell’opera in modo che il titolare dei suoi diritti possa trarne profitto. Così spesso il fattore decisivo nel determinare il fair use è l’effetto che l’uso ha su un mercato potenziale o sul valore dell’opera originale protetta da copyright. La distribuzione gratuita non autorizzata di interi articoli di notizie o registrazioni musicali può ridurre sostanzialmente il mercato delle opere originali. Fare copie di articoli di notizie da distribuire a una classe soddisfa chiaramente uno scopo educativo senza impatto sul mercato commerciale.
Sostanziale porzione usata
Gli altri due fattori citati dalla legge nel giudicare il fair use sono la natura dell’opera protetta da copyright e la quantità e la “sostanzialità della parte” utilizzata in quanto si riferisce all’intera opera protetta da copyright. Un libro di saggistica può essere citato in un altro libro o rivista in genere senza timore di violazione, a meno che gli estratti utilizzati non siano estesi. Tuttavia, anche una piccola parte di un estratto può essere considerata una parte sostanziale di un’opera protetta da copyright. Brad Templeton, scrivendo un articolo intitolato “10 Big Myths about Copyright Explained”, cita l’esempio di un articolo di una rivista che copia 300 parole dal memoriale di 200,000 parole dell’ex presidente Gerald Ford. L’articolo è stato dichiarato una violazione del copyright perché in quelle 300 parole, Ford ha spiegato perché ha perdonato il presidente Richard Nixon.
permesso
Il fair use non è chiaramente definito di proposito. La legge ha lo scopo di incoraggiare la libertà di espressione del detentore del copyright e le opere che commentano e riportano tali opere, utilizzando un’interpretazione ampia degli usi corretti citati nel codice del copyright. Un certo modo per evitare un reclamo per violazione del copyright è chiedere il permesso al detentore del copyright. L’utilizzo di un estratto di un’opera protetta da copyright per qualsiasi scopo potrebbe migliorare il valore di mercato dell’opera rendendola più nota al pubblico e il titolare del copyright spesso concede l’autorizzazione proprio per questo motivo.