Una società in accomandita può proteggere i beni. Tale società è composta da almeno un socio accomandatario e un socio accomandante. Il socio accomandatario non ha protezione patrimoniale, ma il socio accomandante ha un limite alla perdita di patrimonio. Questa protezione e alcune scappatoie legali rendono la società in accomandita attraente per proteggere i beni.
Beni del socio accomandante
La responsabilità del socio accomandante è limitata all’investimento originale che ha effettuato in una società. Ciò può impedire ai creditori di perseguire l’intero patrimonio di una società, perché di solito superano l’investimento originale del socio accomandante. Il socio accomandante può perdere la protezione patrimoniale se assume il controllo dell’attività.
Sanzioni fiscali per i creditori
Se i creditori intendono citare in giudizio una società in accomandita semplice, un giudice deve stabilire che un creditore ha diritto alla distribuzione dei profitti della società. Il creditore deve pagare le tasse su quei profitti, anche se non vengono mai distribuiti al creditore. Questa responsabilità fiscale spesso scoraggia i creditori dal citare in giudizio una società in accomandita semplice.
Controllo delle distribuzioni da parte dei partner generali
Un creditore che prevale nei confronti di un socio accomandante può ricevere solo le distribuzioni a cui ha diritto il socio accomandante. Tuttavia, il socio accomandatario ha l’autorità di decidere se effettuare distribuzioni al socio accomandante. In pratica, ciò fa sì che i partner generali rifiutino di effettuare distribuzioni che andrebbero ai creditori. Molti creditori non cercano pagamenti da una società in accomandita perché sanno che il socio accomandatario può impedire tali pagamenti.
Nessuna vendita forzata
Se un bene, come un condominio, è collocato in una società in accomandita semplice, i creditori non possono forzare la vendita dell’edificio per soddisfare un giudizio. Il creditore può citare in giudizio solo per l’importo che crede di essere dovuto. Ciò impedisce le vendite forzate e consente al socio accomandante di attendere l’eventuale distribuzione dei profitti prima di pagare il creditore. L’impossibilità di sequestrare proprietà crea una forte protezione contro la perdita di beni in una società in accomandita semplice.