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> Stanley Black & Decker Italy srl Recensioni / Produttore di utensili a Monvalle, Varese
Stanley Black & Decker Italy srl
Via A. Volta, 3, 21020 Monvalle VA, Italyhttp://www.usag.it/
Recensioni: 1 | Valutazione complessiva: Media
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Media | |
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Recensioni
07/05/2019
Sede commerciale della ditta USAG parte del gruppo Stanley Black & Decker Italia S.r.l. con annesso magazzino intensivo meccanizzato per spedizioni.
Purtroppo è un esempio che testimonia il processo di deindustrializzazione del paese.
Originariamente la natura di questa organizzazione era manifatturiera industriale con diversi stabilimenti attivi e produttivi, a Gemonio, Cocquio Trevisago, Albizzate, Fano.
Oggi, dopo il passaggio di mano di diverse proprietà si è trasformata in un riferimento principalmente mercantile e commerciale/promozionale nel settore dell'utensileria manuale generalista di marca italiana, con minimo apporto nella fabbricazione diretta dei propri prodotti a catalogo, ma con una discreta presenza commerciale sul territorio e un buon nome ereditato più che conservato dalla sua storia originaria.
In generale il grado di fornitura è buono e i prezzi inerenti a una marca italiana sono allineati al mercato non all'industria, risultano spesso cari sottoposti a un analisi industriale seria sulla qualità reale del prodotto che ponga i giusti termini di paragone.
La consistenza dei prodotti è media con pochi articoli definibili come realmente innovativi, verrebbe da dire "chi segue gli altri rischia di sbagliare strada ma di sicuro non arriva mai primo", i prodotti spesso sono condivisi con altri marchi come FACOM, e del gruppo di cui fa parte.
La gamma proposta non è affatto estensiva o esaustiva delle esigenze lavorative professionali più dettagliate o specifiche ma è spesso una sintesi ottimizzata in cui sembra prevalere un certo family feeling imposto dal marketing rispetto al rispecchiare esigenze di natura pratica o pragmatica, l'offerta nel suo insieme viene allineata e riallineata spesso tardivamente a quella dei principali concorrenti di marche europee, talvolta recependo quanto gli altri le tendenze e le opportunità poste dai costruttori asiatici più che americani.
Il marketing e il packaging è indirizzato alla rivendita su vari canali di smercio.
In generale è una ditta gerarchizzata e burocratizzata a organigramma verticale con qualche rigidità funzionale.
Purtroppo è un esempio che testimonia il processo di deindustrializzazione del paese.
Originariamente la natura di questa organizzazione era manifatturiera industriale con diversi stabilimenti attivi e produttivi, a Gemonio, Cocquio Trevisago, Albizzate, Fano.
Oggi, dopo il passaggio di mano di diverse proprietà si è trasformata in un riferimento principalmente mercantile e commerciale/promozionale nel settore dell'utensileria manuale generalista di marca italiana, con minimo apporto nella fabbricazione diretta dei propri prodotti a catalogo, ma con una discreta presenza commerciale sul territorio e un buon nome ereditato più che conservato dalla sua storia originaria.
In generale il grado di fornitura è buono e i prezzi inerenti a una marca italiana sono allineati al mercato non all'industria, risultano spesso cari sottoposti a un analisi industriale seria sulla qualità reale del prodotto che ponga i giusti termini di paragone.
La consistenza dei prodotti è media con pochi articoli definibili come realmente innovativi, verrebbe da dire "chi segue gli altri rischia di sbagliare strada ma di sicuro non arriva mai primo", i prodotti spesso sono condivisi con altri marchi come FACOM, e del gruppo di cui fa parte.
La gamma proposta non è affatto estensiva o esaustiva delle esigenze lavorative professionali più dettagliate o specifiche ma è spesso una sintesi ottimizzata in cui sembra prevalere un certo family feeling imposto dal marketing rispetto al rispecchiare esigenze di natura pratica o pragmatica, l'offerta nel suo insieme viene allineata e riallineata spesso tardivamente a quella dei principali concorrenti di marche europee, talvolta recependo quanto gli altri le tendenze e le opportunità poste dai costruttori asiatici più che americani.
Il marketing e il packaging è indirizzato alla rivendita su vari canali di smercio.
In generale è una ditta gerarchizzata e burocratizzata a organigramma verticale con qualche rigidità funzionale.