Argomenti sulla sicurezza dell’industria del cemento

Il cemento è una polvere fine utilizzata per produrre materiali leganti – calcestruzzo e malta – per l’industria delle costruzioni. Per produrre cemento, calcare, argilla, sabbia, minerale di ferro e talvolta rifiuti industriali come scisti bituminosi e ceneri volanti di carbone vengono macinati in un forno rotante, riscaldati a 2,462 gradi Fahrenheit e raffreddati. Il prodotto finale, il clinker, viene miscelato con gesso e polvere di silice per produrre polvere di cemento.

Contatto con la pelle

La dermatite da contatto è un rischio frequente per i dipendenti di cantiere che lavorano con cemento umido. Il cemento bagnato ha un pH di 12.5; un pH di 7 è neutro, quindi il cemento umido è altamente alcalino e paragonabile in termini di pH ai detergenti domestici a base di soda caustica. La forza alcalina del cemento deriva dagli ioni calcio, potassio, sodio e cromo nei composti che compongono la miscela cementizia. Il rischio di dermatite è ridotto con l’uso di guanti resistenti agli alcali e indumenti protettivi. Ma l’esposizione costante al cemento umido sarà sempre dannosa per i lavoratori edili.

Polvere

La polvere emessa durante le fasi di molatura e riscaldamento della lavorazione del cemento irrita gli occhi, la gola, la pelle e le vie respiratorie di coloro che ne sono esposti. Provocherà anche ustioni sulla pelle esposta. L’additivo di silice produce un pericolo particolare perché l’esposizione prolungata a questo composto può causare silicosi e cancro ai polmoni. I lavoratori edili dovrebbero indossare respiratori protettivi ed evitare di mangiare nelle aree esposte alla polvere. Le emissioni accidentali di polvere da un cementificio rappresentano un pericolo per i residenti nei quartieri circostanti.

mercurio

Il mercurio è un oligoelemento che si trova come composto di solfato o silicato nelle materie prime utilizzate nella produzione del cemento. L’esposizione al mercurio può danneggiare i reni e il sistema nervoso, portando talvolta a danni cerebrali. È un materiale altamente volatile che può fuoriuscire nei gas di combustione durante il processo di riscaldamento del forno e accumularsi nella polvere intorno all’area del forno. Gesso artificiale, aggregati e scisti bituminosi hanno un’altissima concentrazione di mercurio, secondo uno studio del Programma ambientale delle Nazioni Unite dell’aprile 2010. Ma il contenuto di mercurio delle materie prime naturali varia a seconda del luogo di estrazione originale.

Condizioni operative

Le cementerie funzionano ad alte temperature – fino a 2,462 gradi F – con carichi elevati di materia prima. Usano spesso coke e carbone polverizzato come combustibile per alimentare i forni. Le nuvole di polvere di questo carburante possono prendere fuoco ed esplodere. Il carbone a volte può bruciare spontaneamente e continuare a bruciare da solo. La polvere permea tutte le parti dell’impianto operativo e può causare guasti ai macchinari. I dipendenti dello stabilimento che cercano di eliminare la polvere rischiano l’esposizione al contatto ad alta temperatura con i macchinari e il collasso di carichi di materie prime.