Una società senza scopo di lucro può vendere i propri beni?

Come una società orientata al profitto, una società senza scopo di lucro può firmare contratti, acquistare e vendere beni, prendere in prestito e fare tutte le cose necessarie per eseguire attività efficienti e adempiere al proprio mandato operativo. Un’organizzazione senza scopo di lucro può guidare tutte queste iniziative purché si attenga alle linee guida e ai regolamenti dell’Internal Revenue Service che le autorità fiscali statali pubblicano periodicamente.

Organizzazione no profit

L’IRS definisce un’organizzazione senza scopo di lucro come “un’entità organizzata e gestita esclusivamente per scopi esenti”. L’agenzia richiede inoltre che un’organizzazione non profit non distribuisca i guadagni a nessun azionista privato o individuo. In base alle linee guida fiscali, gli scopi esenti vanno da quello caritatevole e religioso a quello educativo, scientifico e letterario. Altre iniziative che si qualificano per lo stato di esenzione includono test per la sicurezza pubblica, prevenzione della crudeltà verso animali e bambini e promozione di competizioni sportive dilettantistiche nazionali o internazionali. Gli specialisti senza scopo di lucro usano spesso frasi come “istituzione filantropica”, “organizzazione di beneficenza” e “entità senza scopo di lucro” in modo intercambiabile. Anche le agenzie governative, siano esse a livello federale, statale, di contea o municipale, rientrano nella categoria “enti senza scopo di lucro”.

Attività

I beni rappresentano le risorse economiche su cui un’istituzione filantropica fa affidamento per operare ed eseguire il proprio mandato sociale, educativo o di beneficenza. Gli esempi includono contanti, donazioni da ricevere e spese anticipate, nonché beni immobili, impianti e attrezzature. Nel mondo senza scopo di lucro, la gestione patrimoniale è una funzione del personale tanto quanto il denaro. Enti di beneficenza, comitati di azione politica e università – solo per citarne alcuni – assumono professionisti esperti per gestire i dipartimenti di finanza aziendale e contabilità, con particolare attenzione alla gestione delle risorse e all’eccellenza nella raccolta di fondi.

Spiegazione

Una società senza scopo di lucro può acquistare e vendere beni, in modo simile a un’entità orientata al profitto. Il fatto che l’organizzazione non profit non operi con finalità di lucro non le preclude la firma di un contratto, il prestito e l’acquisto di risorse ritenute operativamente essenziali. Tuttavia, l’organizzazione deve vendere i propri beni in conformità con le regole non esenti IRS. In altre parole, il top management dovrebbe garantire che le vendite di asset – di fatto o in apparenza – non alimentino non conformità normativa o instabilità legale. Ad esempio, i dirigenti senior devono guardarsi dall’apparenza che la disposizione di una risorsa abbia uno scopo diverso dal promuovere l’obiettivo di beneficenza di un’organizzazione.

Reporting finanziario senza scopo di lucro

Non solo un ente di beneficenza può vendere i propri beni, ma deve anche mettere in atto procedure adeguate per registrare le vendite e pubblicare rapporti finanziari accurati. Questa pubblicazione deve essere conforme ai principi contabili governativi generalmente accettati. Le relazioni finanziarie senza scopo di lucro includono una dichiarazione della posizione finanziaria, una dichiarazione dei ricavi e delle spese e una dichiarazione dei flussi di cassa.