I bonus per la firma del contratto possono essere offerti per una serie di motivi, ad esempio per invogliare il candidato ad accettare un’offerta, per compensare alcuni dei relativi costi di transizione, incluso il trasferimento o per rispettare complesse restrizioni salariali in particolari settori come gli sport professionistici. Indipendentemente dal motivo, questi pagamenti anticipati devono essere adeguatamente contabilizzati da ciascuna parte del contratto.
Bonus di firma
I bonus di firma sono spesso usati come incentivi finanziari chiave per attrarre talenti professionali. Esistono varie forme di bonus alla firma; alcuni dipendono dall’accettazione di un’offerta entro una certa data, alcuni sono subordinati al completamento con successo di un periodo minimo di lavoro e alcuni non hanno alcun vincolo. Pertanto, a seconda della struttura e dei termini, ciascuno sarà trattato in modo diverso a fini contabili.
Contabilità finanziaria
Un grande bonus alla firma pagato a un nuovo dipendente che è condizionato (non più rimborsabile) a un certo periodo minimo di lavoro sarà probabilmente inizialmente classificato come uno stipendio prepagato, un’attività corrente. Una volta raggiunto tale termine, il bonus verrebbe riclassificato come spesa. Se il bonus di firma viene pagato senza essere soggetto a revoca successiva per qualsivoglia motivo, al momento dell’emissione verrebbe invece caratterizzato come una spesa salariale.
Contabilità fiscale
Poiché un bonus per la sottoscrizione di un contratto è indubbiamente connesso a un rapporto d’affari, non vi è alcuna possibilità che venga trattato come un regalo; sarebbe trattata come reddito per il beneficiario e reciprocamente come una spesa deducibile per il datore di lavoro. Di conseguenza, supponendo che il contratto riguardi un impiego nel servizio personale (al contrario di contratti indipendenti per licenze o promozioni), le imposte sui salari appropriate dovrebbero essere trattenute e rimesse alle agenzie fiscali federali e statali.
Risoluzione anticipata o dimissioni
Sfortunatamente, non tutti i nuovi contratti vanno secondo i piani. Alcuni dipendenti lasceranno subito dopo essere stati assunti e altri potrebbero essere licenziati prematuramente. Ciò può complicare la questione della contabilità del bonus alla firma, soprattutto se un dipendente lascia prima del periodo di tempo promesso per guadagnare il bonus alla firma a titolo definitivo. Se alla fine tutto o parte fosse non guadagnato e rimborsabile, annullerebbe qualsiasi precedente rendicontazione per reddito o detrazioni per evitare doppi conteggi, imprevisti o obblighi fiscali ingiusti sul reddito fantasma.