La legge degli Stati Uniti differenzia le società in base ai loro scopi e alla loro struttura. Le società possono essere senza scopo di lucro o a scopo di lucro. Le organizzazioni a scopo di lucro sono ulteriormente classificate come società “C” o “S” a seconda del modo in cui sono strutturate. Tutte le società sono soggette a specifiche restrizioni legali relative alla distribuzione degli utili a seconda dei loro guadagni, obiettivi aziendali, classificazione fiscale e modalità di partecipazione agli utili.
Guadagni aziendali
Le leggi relative alla distribuzione degli utili si applicano in genere alle società a scopo di lucro e alle organizzazioni non profit esenti, tranne in determinate circostanze. Le società senza scopo di lucro normalmente non operano per realizzare un profitto e non possono distribuire profitti ai loro direttori, membri, funzionari o persino a campagne politiche, tranne quando vengono utilizzate per il pagamento di stipendi ragionevoli e il rimborso delle spese. Tuttavia, se le organizzazioni non profit conducono altre attività che non sono correlate al loro scopo principale e guadagnano profitti sostanziali, non sono ancora autorizzate a distribuirle e rischiano di perdere il loro status di esenzione. Al contrario, le società a scopo di lucro possono trattenere i propri guadagni o distribuirli agli azionisti.
Obiettivi aziendali
Le società a scopo di lucro possono trattenere i loro guadagni e profitti per obiettivi di investimento, ma sono immediatamente soggette alle restrizioni legali contenute nel codice fiscale quando distribuiscono questi guadagni agli azionisti. L’Internal Revenue Service richiede alle società di pagare le tasse sui loro guadagni e profitti, definito come l’importo che le società sono in grado di pagare senza restituire il capitale investito dagli azionisti. Le aziende pagano le tasse su una scala graduata con un’aliquota che va dal 15 al 35 percento su tutti i loro guadagni e profitti. Tuttavia, le società che offrono servizi personali sono soggette a un’aliquota fiscale fissa del 35%, che influisce sull’importo che hanno a disposizione da distribuire agli azionisti.
Classificazione fiscale
La classificazione fiscale ha anche un impatto sulla distribuzione degli utili in una società. La legge federale classifica ampiamente le società a scopo di lucro in società “C” e “S”; le prime sono soggette all’imposta sul reddito delle società e le seconde no. Le società “C” devono prima pagare le tasse su tutto il loro reddito escludendo solo le detrazioni e i crediti d’imposta legalmente consentiti prima di poter distribuire il saldo ai loro azionisti, che sono anch’essi tassati per gli importi che ricevono. Le società “S” possono pagare tutti i loro guadagni e profitti agli azionisti, godendo così di meno restrizioni sulla distribuzione degli utili.
Modalità di distribuzione
La principale restrizione legale relativa alla distribuzione degli utili aziendali è che gli azionisti hanno diritto solo a importi proporzionati alla loro percentuale di partecipazione. Ulteriori restrizioni legali dipendono dalla modalità di distribuzione scelta dalla società. Le società distribuiscono ordinariamente dividendi in contanti, ma possono anche pagare agli azionisti attraverso proprietà, dividendi costruttivi e stipendi quando gli azionisti sono anche dipendenti e funzionari della società. I dividendi in contanti e gli stipendi sono soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche. Gli azionisti pagano l’imposta sulle plusvalenze quando ricevono la proprietà come dividendi, ma sono esenti quando la proprietà non apprezza.