Come sono cambiate le regole di viaggio in Italia con il nuovo decreto di emergenza?

I viaggiatori in Italia sono ora suddivisi in sei categorie secondo le linee guida governative aggiornate.

La buona notizia dell’ultimo decreto d’emergenza italiano, firmato lunedì, è che non prevedeva nuove restrizioni.

La cattiva notizia, però, per chi spera di poter viaggiare in Italia in questo momento, è che non ha allentato molte restrizioni.

Ma ci sono alcuni cambiamenti di cui essere consapevoli.

Il cambiamento più importante è la nuova esenzione dal divieto di viaggio per chi ha relazioni “stabili”, che consente alle persone di viaggiare da fuori dell’Europa per visitare i propri partner in Italia.

Abbiamo ora maggiori informazioni sulle modifiche alle regole di viaggio dopo che mercoledì è stato pubblicato l’ultimo aggiornamento ufficiale del governo italiano sui viaggi.

E anche se non sono cambiate per tutti, le regole sono diventate nel complesso più complesse nelle ultime settimane e negli ultimi mesi. Per dare un senso a tutto ciò, le ultime linee guida dividono ora i viaggiatori in sei categorie, in base al Paese di provenienza.

Ecco una rapida panoramica di queste categorie, che illustra le regole che i viaggiatori dovrebbero conoscere.

Categoria A:

San Marino e Città del Vaticano

I viaggiatori dei due microstati italiani non hanno limiti.

Categoria B:

Sono consentiti viaggi senza limitazioni dalla maggior parte dei paesi dell’UE (ad eccezione di Croazia, Grecia, Malta, Spagna, Romania e Bulgaria), nonché dai paesi della zona Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, Andorra e Monaco,

“I viaggi da/per i paesi dell’UE (ad eccezione di Romania e Bulgaria) sono consentiti per qualsiasi motivo, quindi anche per turismo, e senza l’obbligo di autoisolamento al ritorno. Resta l’obbligo di compilare un modulo di autocertificazione”, afferma il governo italiano.

I viaggiatori che entrano in Italia dalla Spagna, dalla Grecia, dalla Croazia o da Malta devono sottoporsi al test per il coronavirus entro 72 ore dalla partenza o 48 ore dall’arrivo. A condizione che il test sia negativo, non sono obbligati alla quarantena.

Categoria C:

I viaggiatori provenienti dalla Romania o dalla Bulgaria sono tenuti alla quarantena per i primi 14 giorni in Italia.

La regola si applica a chi si è recato in uno dei due Paesi nelle due settimane precedenti l’arrivo in Italia, anche se per breve tempo.

“Il viaggio da/per questi Paesi è consentito per qualsiasi motivo, ma richiede l’obbligo di autoisolamento e la supervisione delle autorità sanitarie competenti al ritorno in Italia; i viaggiatori devono compilare un modulo di autodichiarazione e possono raggiungere la destinazione finale in Italia solo con mezzi privati”, afferma il Governo italiano.